• La terapia della risata

    La risata ha gli stessi benefici effetti dell’esercizio aerobico perché aumenta la resistenza cardio-polmonare e allo stesso tempo rilassa i muscoli.

    Il segreto della giovinezza eterna è l’ottimismo, una cura che non costa niente perché dipende solo da noi.

    E’ dimostrato scientificamente che esiste una relazione stretta tra le cose che ci accadono, malattie incluse, e l’ottimismo. Il pensiero positivo fa bene al corpo e alla mente e abbatte ogni barriera.
    A livello fisico aumenta l’ossigenazione del sangue, velocizza il ricambio d’aria nei polmoni, migliora il tono muscolare addominale e stimola la produzione di anticorpi. Inoltre alcuni scienziati hanno scoperto che i muscoli impegnati nel “broncio” sono molto più numerosi di quelli utilizzati per farsi una grossa risata.
    A livello emotivo migliora l’autostima e abbatte gli effetti dello stress.

    Giacomo Leopardi sosteneva che “chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo”. Dostoevskij scriveva che “si conosce una persona dal modo in cui ride”, quindi ridere è una cosa seria.
    Alcuni medici americani hanno scoperto che ridere stimola i circuiti dell’appagamento, della giustificazione e della ricompensa.
    A metà degli anni 80 l’Università della California conferì la laurea ad honoris causa al giornalista scientifico Norman Cousins, guarito dalla spondilite anchilosante (un’infiammazione paralizzante delle vertebre) a suon di risate. Questo evento sancì la nascita della gelotologia (dal greco ghelos = riso) la disciplina che utilizza le risate, il buonumore e il pensiero positivo come terapia. Esiste, infatti, un canale diretto tra mente e corpo: gli stati d’animo influiscono sul benessere dell’organismo attraverso canali neuro-endocrinali e il sistema immunitario, unico garante della nostra salute, riflette il suo stato sulle emozioni.

    Il famoso medico Hunter “Patch” Adams, reso noto da Hollywood, è il pioniere della terapia del sorriso in ambito ospedaliero. Il suo metodo prevede un rapporto umano tra medico e paziente, ma soprattutto tante risate. Il Patch Adams nostrano è il Professore Luigi Mastronardi, docente del corso di psicoimmunologia presso la facoltà di medicina dell’Università La Sapienza di Roma. E’ un sostenitore delle tecniche usate da Patch Adams perché la “risoterapia” produce ormoni che sono oppiacei naturali, quindi dolore e tensione diminuiscono. Inoltre ridere è un modo per mettere in comunicazione gli esseri umani, facilita il dialogo favorendo l’abbattimento delle diffidenze e delle barriere sociali permettendo di entrare in un territorio comune: stare meglio insieme.

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